Prime Esperienze
La nuova casa - 2
di Riley
17.03.2023 |
2.146 |
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"?"
Avevo cominciato a toccarmi con la mano sinistra, ma l'elastico delle mutandine e quello dei pantaloncini del pigiama mi stringevano troppo sul..."
Il suono del campanello mi riporta bruscamente alla realtà. Stringo i muscoli delle cosce e delle labbra umide, prima che il sangue mi geli sentendo la sua voce:Marco "Amoreee..! Ho scordato le chiaviii, sono il solito sbadato..!
Con uno scatto infilai il biglietto tra le pieghe del divano, spingendolo a fondo.. poi.. andando verso la porta, dopo aver preso le chiavi dal tavolino del salotto, mi voltai un'ultima volta per controllare se fosse sprofondato tra quelle pieghe come avrei voluto fare io e una volta certa di ciò, aprii:
"Tieni.. erano sul tavolino" Dissi sorridendogli
Marco "Grazie amore, so che ci saresti comunque stata tu a casa nel pomeriggio, ma nel caso tu voglia uscire non voglio bloccarti in casa ad aspettarmi"
Quella frase magari passerà come una cosa normale ai più, ma quella dolce e semplice premura.. mi avvicinai per baciarlo e complice la voglia che da poco si era insinuata in me, quel bacio fu molto cercato ed intenso da parte mia..
Marco "Ehi, ehi.. frena o qui finisce male ahah"
"Ti voglio.."
Marco "Lo vedo amore e non fossi in ritardo.." mi sorrise e aggiunse baciandomi "Vado, a più tardi!"
Ricambiai il sorriso mentre lo guardavo andare verso l'auto.. tenendo l'indice nell'anellino che racchiudeva le chiavi, le faceva ruotare nella mano.. Una volta richiusa la porta, guardai il divano, poi mi tornò nella mente il suo rifiutare la mia voglia.. dio che rabbia.. ero li, piena di voglia e lui!? L'avrà notato? O pensa solo al lavoro? Magari avrà qualche bella collega che lo aspetta, no!? Meglio non faccia tardi lo stronzo..!
Ma, con la velocità con cui mi ero indispettita, mi sentii in colpa. Cosa diavolo sto pensando? Sono in pigiama, eccitata per un biglietto scritto da un estraneo a cui ho permesso di vedermi quasi nuda e me la prendo con lui..? Ho troppa voglia, questa è la verità. Fu con questo pensiero che inspirando lentamente, con forza, per poi sbuffare, mi incamminai verso il divano... Mi lasciai cadere su di esso e seduta a gambe larghe, scivolai giù quel tanto da aderire bene col corpo alla sua forma, poggiando la testa alla spalliera e guardando il soffitto. Pochi secondi e la mia mano destra, quasi avesse vita propria, scorrendo sulla stoffa, andò a cercare quella lettera tra le pieghe e una volta tirata fuori abbassato lo sguardo ripresi a leggerla..
"La mia mano destra ti afferra la coscia sinistra, allargandola cosi che la mia testa possa facilitarsi i movimenti, mentre la mia barba ti solletica l'interno coscia e ti porta a infilare una mano tra i miei capelli, schiacciandomi tra le tue cosce mentre senti la mia lingua farsi strada dentro di te... leccando le pareti interne... Mentre penso, che ti piaceva mostrarti davanti le porte vetro, conscia del fatto che io fossi li, a guardarti, ad eccitarmi mentre la voglia prendeva forma.. consistenza.. Allora perchè non prenderti per i capelli e spingerti col tuo bell'accappatoio aperto su quei vetri..?"
Avevo cominciato a toccarmi con la mano sinistra, ma l'elastico delle mutandine e quello dei pantaloncini del pigiama mi stringevano troppo sul polso.. prendo il foglio con la sinistra e infilo il pollice della mano destra sotto di essi abbassandoli a metà coscia per poi scivolare un pò più giù con i fianchi e aprendo le gambe, lascio scorrere il dito medio dalla coscia sino alle labbra ormai gonfie e bagnate. Faccio più volte andare la punta del dito tra le labbra dal basso verso l'alto, nella parte bassa, sino a che non raccoglie la giusta quantità di liquido da portare sul clitoride e cosi per più volte.. sento il polpastrello che ruota attorno ad esso, lo spinge prima da un lato, poi dall'altro.. è forte l'immagine una volta chiusi gli occhi che quella sia una lotta tra il mio clitoride e la sua lingua, che morbida e calda lo colpisce dal basso, ancora ed ancora.. Sono sempre più bagnata, ed il suono che provoca il dito ogni volta che affonda tra le labbra ne è la chiara prova.. i minuti passati a portare quel piacere sotto forma di liquido sul clitoride ormai hanno reso il polpastrello leggermente raggrinzito.. è il momento di un attimo, quello tra l'averlo visto, ed il portarlo alle labbra chiudendo gli occhi... Il continuo ansimare ha reso la gola e le labbra secche.. le lecco, inumidendole mentre la mano torna tra le cosce.. ora hanno il sapore della mia voglia..
Lo sguardo torna per un attimo sulla lettera:
"..e spingerti col tuo bell'accappatoio aperto su quei vetri..? Vederti che ti mantieni con le mani, paurosa nel cercare con lo sguardo che nessuno fuori ti veda, li, poggiata con le mani per mantenerti, leggermete piegata in avanti, mentre scosto l'accappatoio sul tuo fianco sinistro, scoprendoti il culo.. cazzo come mi piace, non posso resistere dal colpirlo con uno schiaffo che ti fa scattare in avanti.. Senti la mia mano da dietro insinuarsi nel tuo solco, le mie dita scorrerci in mezzo sino a che non ci si insinua il mio polso che, tenendolo largo, lascia scorrere in mezzo l'aria a solleticarti il buco.. le mie dita cominciano a masturbarti da dietro, mentre il tuo piacere appanna il vetro ad ogni tuo respiro.. è tanta la voglia di assaggiarti e sentire il tuo sapore, quello che concedi solo al tuo ragazzo.."
Quest'ultima frase mi fa venire la pelle d'oca.. non solo mi spia e mi rende partecipe delle sue porcate ma parla del mio uomo, vuole inconsciamente sentire un sapore che marco non ha mai cercato, ritenendolo "antigienico" a suo dire.. lascio la lettera sul divano, mentre continuo a torturare il mio clitoride ormai diventato rosso e dolorante, la mano sinistra va al seno.. lo afferra, lo stringe.. ad occhi chiusi immagino la sua lingua tra le mie cosce, mi sento le gambe intorpidite, le dita dei piedi mi tremano mentre sento l'orgasmo arrivare.. sto per venire, mi sento piccole fitte tra le labbra..! Stringo forte il clitoride tra pollice ed indice, mentre serro le gambe sulla mia mano piegandole ed accasciandomi di lato stringendo le dita dei piedi..!
I sensi di colpa prendono il posto di tutta la voglia che sino a poco fa mi logorava. Cosa sto facendo? Penso per un attimo fissando il bordo del divano.. poi, guardo la porta a vetro, mi gela il sangue.. Mi avrà vista!? Mi avrà sicuramente visto cedere leggendo la sua lettera, no!? Ed ora? Ho praticamente dichiarato che non sono indifferente alle sue voglie..!!
La sveglia del cellulare mi fa scattare, è il promemoria della lezione a cui devo partecipare.. prendo il telefono e spegnendola penso che deve tutto finire, ora, in questo momento.. mentre lo penso, vedo i quattro polpastrelli uscire da sotto il telefono con quello al centro leggermente raggrinzito.. coprendomi il viso con la mano sinistra sorrido...
Meglio che ora mi lavi e vada, ho mille pensieri per la testa ma devo restare forte, per me stessa.. forte.. come l'odore che c'è in questo maledetto salotto..! Penso ridendo e aprendo la finestra della cucina...
---CONTINUA(?)---
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Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
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